Cin-Ci-La
Operetta
Operetta di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato
Giovani e innamorati ma timidi e inesperti: ecco i protagonisti di una delle operette più famose di sempre, Cin-Ci-La, scritta nel 1925 dal Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato, che si fanno ispirare dall’esotismo in gran voga all’epoca e confezionano una favola in musica ambientata a Macao, con due giovani ed ingenui sposi, Ciclamino e Myosotis, eredi al trono. Il paese è bloccato nell’attesa dell’erede, che tarda ad arrivare. L’arrivo della strampalata coppia parigina Cin-Ci-La e Petit Gris porterà, attraverso rocambolesche ed esilaranti vicende, all’immancabile lieto fine.
Data
Teatro Regio di Parma
Domenica 7 dicembre 2025, ore 17.00
Opera, fuori abbonamento
durata 2 ore e 30 minuti compreso un intervallo
Interpreti
| CIN-CI-LA | Antonella Degasperi |
| MYOSOTIS | Sara Intagliata |
| CICLAMINO | Kang Hyunwook |
| PETIT-GRIS | Luca Mazzamurro |
| FON-KI | Fabrizio Macciantelli |
| BLUM | Corrado Abbati |
| UN CINESE | Matteo Catalini |
Maestro concertatore e direttore
Alberto Orlandi
Adattamento e regia
Corrado Abbati
Coreografie
Francesco Frola
COMPAGNIA CORRADO ABBATI
produzione del centenario (1925–2025)
Allestimento scenico e costumi
InScena Art Design
con
IL BALLETTO DI PARMA
ORCHESTRA REGIONALE FILARMONIA VENETA
RAPSODY CHOIR
Maestro del coro Gregorio Pedrini
Sinossi
Siamo a Macao, in Cina, ed è tradizione che quando un membro della casa regnante si sposa, si dia inizio al Ciun-Ki-Sin : un periodo nel quale si sospende ogni divertimento e ogni lavoro. Questo fino a quando il matrimonio non sarà consumato. I due sposini, la principessa Mjosotis ed il principe Ciclamino, non hanno le idee molto chiare sui doveri matrimoniali ed il Mandarino di Macao è disperato, perché il Ciun-Ki-Sin rischia di durare in eterno ma, guarda caso, arriva Cin-ci-là, un’attrice parigina seguita dal suo buffo spasimante Petit-Gris. Fon-Ki, il mandarino, che aveva conosciuto Cin-ci-là nella capitale francese, vede in lei la soluzione : sarà Cin-ci-là ad insegnare al principe Ciclamino quello che non sa.
Petit-Gris, dal canto suo, pur senza aver ricevuto alcun mandato, si occupa dell’educazione della principessa Mjosotis. Le due teste coronate non sembrano però molto interessate alle “lezioni” di Cin-ci-là e Petit-Gris sicché il suono del Carillon, il segnale che il Ciun-Ki-Sin è finito, tarda ad arrivare. Il popolo è in rivolta ed è stanco di aspettare ; vuole l’erede al trono e, quasi per incanto, suona il fatidico carillon. E’ festa grande, tutti festeggiano il principe Ciclamino che ora ha capito cos’è la felicità, ma poco dopo il carillon suona una seconda volta. “Com’è possibile ?”, si interroga il mandarino, “il carillon rappresenta la virtù, e si può perdere la virtù più di una volta ?”.
Il mistero viene presto spiegato: Ciclamino e Cin-ci-là, Mjosotis e Petit-Gris hanno pensato di far suonare il carillon ognuno per proprio conto. E’ uno scandalo, ma uno scandalo da operetta che rientra subito perché Ciclamino e Mjosotis, ora che sanno, si innamorano veramente uno dell’altra e finalmente Macao avrà l’erede.




