WORLD OPERA DAY 2023: L’IMPATTO SOCIALE DELL’OPERA
Il Teatro Regio di Parma si unisce il 25 ottobre alle celebrazioni del World Opera Day, promosso da Opera Europa, e presenta lo studio che misura l’impatto sociale dell’opera, condotto in collaborazione con l’Università di Parma.
L’IMPATTO ECONOMICO-SOCIALE DELL’OPERA IN EUROPA
La giornata internazionale dedicata all’opera indetta da Opera Europa, organizzazione sovranazionale che riunisce 234 teatri, festival, enti e istituzioni da 44 paesi europei, ricorre ogni 25 ottobre, data di nascita di Georges Bizet e Johann Strauss, come occasione per condividere e stimolare riflessioni sul contributo dell’opera nella società, sui suoi traguardi e le sue prospettive future.
L’impatto economico-sociale dell’opera è il tema di quest’anno, e Opera Europa ha condiviso, in occasione del World Opera Day 2023, i risultati del monitoraggio effettuato sulla base dei dati raccolti per l’anno 2022 tra i teatri partner, tra cui anche il Teatro Regio di Parma: con budget di quasi 10 miliardi di euro, più di 20.000 performance di cui 3500 produzioni d’opera e oltre 1000 titoli, un pubblico di 13 milioni di spettatori di cui 2 milioni di giovani, il settore dell’opera, in Europa, si rivela più vivace e prolifico che mai, grazie alla creatività e all’inventiva dei teatri e delle compagnie, ai programmi rivolti a giovani artisti e ai progetti dedicati all’avvicinamento di nuovo pubblico. L’impatto economico è considerevole: i Teatri d’opera europei assommano oltre 200.000 lavoratori, la metà dei quali con contratti stabili; il 63% dei teatri hanno propri laboratori, con lavoratori artigiani specializzati e appassionati che trasmettono la loro expertise e la loro tradizione; il 60% offre impiego stabile a musicisti professionisti e orchestre e il 65% a cantanti dei propri complessi corali.
L’IMPATTO SOCIALE DI VERDI OFF
L’Osservatorio permanente sul Festival Verdi istituito dal Teatro Regio di Parma in collaborazione con l’Università di Parma, avvalendosi del lavoro dei professori Isabella Mozzoni del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali e Giulio Tagliavini del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali, sin dal 2018 realizza l’analisi SROI (Social Return On Investment) con l’obiettivo di verificare e valutare gli effetti del Festival Verdi, consentendo di mettere a fuoco gli impatti favorevoli, stimati con estrema cautela, nella loro dimensione monetaria.
In linea con il tema del World Opera Day 2023, il Teatro Regio di Parma, in collaborazione con l’Università di Parma, sta realizzando la valutazione dell’impatto sociale di alcune delle attività realizzate all’interno di Verdi Off. La scelta è ricaduta su due laboratori gratuiti, il primo dedicato al pubblico di anziani e spettatori fragili nelle RSA e il secondo rivolto ai bambini, alle famiglie e alle scuole nella Yurta del Forte Verdi allestita in Piazzale Picelli. Il processo di misurazione avverrà con strumenti scientifici differenti rispetto al social ROI utilizzato per il Festival, nell’ottica di restituire la complessità del progetto e la differente missione.
Attraverso interviste, rivolte ad una platea di stakeholder selezionati, è stato possibile rilevare gli outcome percepiti delle perfomance artistiche, in una narrazione che valorizza l’esperienza personale e il vissuto. Il metodo usato è quello del Most Significant Change, un approccio fortemente centrato sul coinvolgimento degli stakeholder attraverso la generazione e l’analisi di resoconti personali. “Questo strumento – spiega Isabella Mozzoni – si adatta perfettamente alle attività sociali di Verdi Off e alle logiche di impatto proprie del teatro sociale. L’approccio qualitativo e fattuale permette, invece, di valutare gli effetti del progetto evidenziando le sfumature emozionali relative al miglioramento o ai cambiamenti di breve e medio termine che sono determinati dalle performance artistiche. Tali impatti emergono dalla narrazione come momenti di recupero del senso profondo di accoglienza e inclusione”.
I risultati dello studio saranno annunciati in occasione della presentazione del Report del Festival Verdi e di Verdi Off il prossimo 13 dicembre.
L’importanza di questo progetto di misurazione dell’impatto è strettamente legata alla mission che il Teatro Regio di Parma ha fatto propria già da molti anni, e che di anno in anno attraverso una fitta rete che lega istituzioni, associazioni, artisti, media, pubblico, nutre diversi progetti strutturati durante le Stagioni e il Festival. Con RegioInsieme, con Verdi Off e con il nuovo progetto di impegno sociale del Manifesto Etico, realizzato insieme all’associazione “Parma, io ci sto!” e attuato per la prima volta in occasione dell’ultima edizione del Festival Verdi e di Verdi Off, il Teatro è sempre più vicino ai giovani e alle periferie, agli spettatori sensibili e alle comunità più fragili, rafforzando il suo intento di promuovere e creare coesione sociale e benessere. Proprio al Manifesto Etico è stata dedicata, lo scorso 30 settembre, la tavola rotonda Supporting communities through the arts, in collaborazione con Opera Europa e ATIT, che ha visto la partecipazione di professionisti del settore culturale approfondire gli aspetti legati all’impatto sociale della cultura sulle comunità. Misurare l’impatto sociale di queste iniziative sulla base del racconto di chi le ha vissute significa dare un valore concreto alle esperienze individuali, un valore rintracciabile nei sorrisi, negli sguardi e nei gesti di chi le vive in prima persona.
VISITE GUIDATE GRATUITE DEL TEATRO REGIO
Mercoledì 25 ottobre 2023
In occasione del World Opera Day sarà possibile visitare il Teatro Regio di Parma gratuitamente, ammirando da vicino l’astrolampo che sarà calato per l’occasione.