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Mostrario. Parte I
di Yuval Avital

Sei scene, dal foyer al palcoscenico del Teatro Regio di Parma, compongono la prima parte de Il Mostrario, l’opera di Yuval Avital che chiude il Bestiario della Terra, progetto dell’anno del Reggio Parma Festival.

Opera multidisciplinare, dal carattere visionario e onirico, Il Mostrario si articola in tre week-end, tra il 18 novembre e l’11 dicembre, con performance dal vivo, installazioni, sculture, videomapping al Teatro Regio di Parma (Parte I), al Teatro Due di Parma (Parte II), e al Teatro Valli di Reggio Emilia (Parte III), riuniti in  uno straordinario lavoro corale, una sorta di bottega d’artista diffusa che si avvale del coinvolgimento di tutte le maestranze e di molte realtà creative dei territori. 

Traendo ispirazione dallo studio dei bestiari medievali, l’artista ha dato vita a un’esplorazione fantastica sui temi fondanti la relazione tra essere umano e animale. Chimere, creature mostruose, esseri ibridi si materializzano fisicamente, direttamente a contatto con il pubblico, negli spazi dei teatri, ripensati e trasformati per dar vita a un percorso immersivo che pone lo spettatore di fronte alla sua parte più misteriosa, nascosta, ambigua.

 

Date

Mostrario – Parte I

Teatro Regio di Parma
venerdì 18, sabato 19, domenica 20 novembre 2022
dalle ore 20.00 alle 22.00, ultimo ingresso ore 21.30.

Biglietto di ingresso 5 euro, in vendita presso la Biglietteria del Teatro Regio e online su teatroregioparma.it.
Il Mostrario – Parte I si articola in sei scene in diversi spazi del Teatro, che il pubblico può visitare liberamente scegliendo il proprio itinerario.
In Teatro, nei diversi spazi, potranno essere presenti contemporaneamente e complessivamente non oltre 200 persone.

 

Il percorso

Ideazione, drammaturgie, video art, dipinti, scenografie, costumi, musiche e regia YUVAL AVITAL

 

La sala delle sirene 
Foyer 

I mitici esseri antropomorfi in grado di ammaliare con la loro voce gli incauti naviganti accolgono il pubblico. Nelle loro voci, limpide e cristalline, riecheggiano mondi senza tempo.

Voci Coro di Voci Bianche del Teatro Regio di Parma
Maestro del coro Massimo Fiocchi Malaspina 

 

La sala dei licantropi e il ratto delle Sabine
Palcoscenico e sala 
Allegoria danzante di uno dei più celebri episodi sulla violenza contro le donne. Cosa trasforma un uomo in licantropo?

Voce Farzaneh Joorabchi
Ensemble di fiati, percussioni e live electronics Associazione Master Rapsody
Direttore Roger Catino

Danzatori Diletta Torelli, Alessandra Gianfico, Viviana Sanfilippo, Vittoria Facci, Greta Cecconi, Silvia Bellot Romanet, Alessio Saccheri, Pietro Di Salvo, Marek Brafa, Carmine Olivazzi, Federico Musumeci, Gioele Marcante , Luca Guerrieri (MM Contemporary Dance Company)

 

La discoteca degli sciapodi
Ridotto 
Uomini con un piede solo danzano in un silent rave, trafitti da una luce accecante, ciascuno su una pedana, impegnati nella ricerca di un precario equilibrio.

Pianoforte Maria Grazia Bellocchio
Live set Simona Zamboli
Danzatori Alfonso Donnarumma, Sabino Barbieri, Giulia Francavilla, Alice Parovel, Elisa Vignolo (Artemis Danza)

 

Le terme della salamandra
Ridotto, Sala del Camino e Sala Pompeiana
All’anfibio emblema di autocontrollo e purezza per la sua capacità, secondo la tradizione alchemica, di resistere al fuoco, è dedicato un lungometraggio girato a Salsomaggiore Terme.

Attori Francesca Diprima e Andrea Mattei
Danzatori Professione Danza
Con la partecipazione di Musici di Parma, Banda di Salsomaggiore ed Ensemble di flautisti Masterclass Musici di Parma
Sincronette Laura Raimondo, Costanza Navarrini, Sara Mino (Sport Center Parma Polisportiva SSD ar.l.)

 

Il coro degli uccelli
Ridotto, Sala Negri e sala attigua
Flauti e vetri scintillanti creeranno la suggestione di stormi di uccelli e mostri alati in un potente incontro-scontro tra gli opposti.

Mastro vetraio Lucio Bubacco
Ensemble di flauti Associazione Master Rapsody

 

Sala del Gigante Argos 
Palcoscenico
Il mito narra che il Gigante Argos avesse il volto composto da una moltitudine di occhi: ciò gli permetteva di riposare e, allo stesso tempo, restare sempre vigile. In un enorme videomapping, mille occhi scrutano lo spettatore e ne riflettono, allo stesso tempo, lo sguardo smarrito.

 

L’artista

Nato a Gerusalemme e residente a Milano, l’artista multimediale e compositore Yuval Avital sviluppa le sue opere in una varietà di spazi, tra luoghi pubblici, siti archeologici industriali, teatri e musei, sfidando le tradizionali categorie delle arti. La pratica di Yuval Avital è di natura poliedrica, multimediale e multidisciplinare. La sua ricerca coinvolge linguaggi artistici eterogenei che spaziano dalla scrittura di partiture musicali alla pittura, dal suono alle installazioni complesse, passando per performance, video-art, fotografia, sculture sonore, nuove tecnologie, e avvicinandosi alle pratiche dell’arte partecipativa.

 

Il Bestiario della Terra

Il Bestiario della Terra di Yuval Avital – la gigantesca meta-opera, appositamente concepita e realizzata dall’artista come progetto dell’anno per il Reggio Parma Festival – si articola in diversi capitoli, tra mostre, installazioni, performance, in un percorso che si snoda nei territori di Parma e Reggio Emilia.

Scopri il programma completo sul sito reggioparmafestival.it

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